COMUNICATO STAMPA

 

L’UNCC DICE NO!

AGLI ATTACCHI AI DIFENSORI DELLE PARTI NEI PROCESSI

 

I gravissimi episodi di violenza accaduti a Viterbo nei giorni scorsi hanno colpito tutti noi.

A seguito di questi, vi sono persone profondamente offese e persone imputate; per entrambi l’art. 24 della nostra Costituzione sancisce il diritto inviolabile di difesa.

Gli imputati dovranno essere processati: hanno diritto ad una difesa tecnica, senza la quale non è possibile venga accertata la loro colpevolezza o la loro innocenza, seguendo le specifiche procedure previste dalla legge.

Siamo venuti a conoscenza che gli Avvocati degli imputati – e se ciò non bastasse anche i Loro familiari – sono oggetto di attacchi e minacce personali, perché ritenuti colpevoli di difendere in giudizio soggetti che la pubblica piazza ha già condannato senza processo.

Confondere il Difensore con l’Assistito è un errore imperdonabile, in qualsiasi ambito, sia nei processi penali sia nei processi civili.

E’ evidente che quanto sta accadendo sia frutto della non conoscenza delle regole fondamentali di una nazione Civile e Democratica, come quella in cui viviamo, e questi comportamenti meritano la più severa censura.

L’Avvocato è il Garante del diritto di difesa e del Giusto Processo, nel rispetto della Carta Costituzionale, della Legge e delle Regole Deontologiche.

L’Avvocato deve difendere un Cittadino, qualsiasi cittadino, il migliore o anche il peggiore.

L’UNCC, nel biasimare tali episodi, manifesta quindi la propria solidarietà ai Colleghi di Viterbo, e a tutti gli Avvocati che – ogni giorno – tutelano i diritti dei loro Assistiti.

 

Roma, 12 maggio 2019

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