SUVVIA, ANCORA UN PICCOLO SFORZO!

Ho letto i pareri resi dal Ministero della giustizia ai sub emendamenti proposti a quello governativo. Bene, anzi benissimo la soppressione delle sanzioni tipizzate all’art. 96: magari l’intenzione era anche lodevole, ma di buone intenzioni è lastricata la strada per l’inferno. Meglio che l’art. 96 sopravviva in pace nell’indifferenza generale: non bisogna lasciare la virtù a combattere da sola. Ringrazio la Sig. Ministra per avere mantenuto l’impegno assunto dinnanzi al Congresso.

Apprezzo anche, e molto, che nell’esprimere il parere sull’emendamento 3.41.12 l’Ufficio legislativo abbia preso atto che nelle cause complesse, soprattutto con pluralità di parti, collegare preclusioni e decadenze agli atti introduttivi rischia di fare sì che la legalità diverga dalla giustizia, ed occorra un rimedio.

Ma quello individuato è sbagliato, e forse anche incostituzionale: il giusto processo è solo quello regolato dalla legge, e non può essere il giudice a decidere di volta in volta ex post, ed a sua discrezione, se le decadenze sono maturate o no, e quindi se le memorie di precisazione ed istruttorie devono essere concesse oppure negate. Passeremmo la nostra vita a discutere di questo, invece che di chi ha ragione e chi torto. Ci vuole ancora uno sforzo: la Commissione Luiso un criterio per fare sì che la discrezionalità non degenerasse nell’arbitrio lo aveva individuato, con la proposta A. Adottatela, una buona volta, e cerchiamo di fare giustizia, come ci chiedono i cittadini, invece che limitarci ad applicare la legge!

Antonio de Notaristefani

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