(ANSA) – ROMA, 21 FEB – Dopo la grande protesta di ieri, che ha portato in piazza piu’ di 10mila avvocati, l’Organismo unitario dell’avvocatura rilancia, con la proclamazione di un nuovo sciopero dal 17 al 22 marzo prossimi e l’avvio di una campagna di disobbedienza civile nei tribunali, se il nuovo governo non ritirera’ il ddl delega sul processo civile e se non sara’ avviata dal nuovo esecutivo “un’interlocuzione seria” con la categoria. Smetteremo di supplire lo Stato, cosi’ da mettere in evidenza le enormi inefficienze della macchina giudiziaria e il ruolo silenzioso e fondamentale degli avvocati” ,spiega il presidente Nicola Marino.In concreto “non eserciteremo la difesa d’ufficio e il gratuito patrocinio” e non solo: gli avvocati attueranno “la rigorosa applicazione delle norme processuali, con sospensione di tutte le consuete attivita’ di supplenza agli uffici”. Tra le richieste principali resta quella della partecipazione dell’Avvocatura nella composizione dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia e nei Consigli Giudiziari.