Giustizia: civilisti, al via Corte nazionale arbitrale. Arbitri trasparenti, costi ridotti e tariffe certe
Le procedure arbitrali sono una “importante e alternativa forma di giustizia privata”. Ma fino a oggi la diffusione dell’arbitrato ha avuto i limiti dei “costi elevati delle procedure e della natura degli organismi arbitrali che, anche al di fuori degli arbitrati ‘ad hoc’, hanno sempre avuto vocazione localistica”. Limiti riguardanti anche “l’insufficiente terzieta’, spesso la scarsa preparazione tecnico-deontologica degli arbitri e la carenza di forme certe di tutela”. In quest’ottica l’Unione nazionale Camere Civili ha costituito la Corte nazionale arbitrale, come istituzione “autonoma e indipendente presente su tutto il territorio nazionale”, presentata oggi alla Camera presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini. Una iniziativa, come spiegano il presidente del Consiglio arbitrale per il biennio 2014/2016, Renzo Menoni (che e’ anche presidente dei civilisti riuniti nell’Uncc) e il segretario Serenella Ferrara, “tesa a garantire l’assoluta terzieta’ e preparazione degli arbitri, a costi contenuti predeterminati sulla base di tariffe certe, e che, in analogia con la parallela giurisdizione statale, possa offrire anche il rimedio della revisione del lodo”. Per la nomina degli arbitri, selezionati attraverso corsi di alta formazione, “ci si e’ ispirati – spiegano i civilisti -a principi di apertura e trasparenza”. Trasparenza data dalla istituzione di un elenco nazionale degli arbitri, ma anche dalle tariffe stabilite per gli onorari. Ad esempio, per le controversie con valore fino ai 5mila euro, l’onorario dell’arbitro unico va dai 400 ai 700 euro (dagli 850 ai 1500 per il collegio arbitrale); per le controversie tra i 100 e i 150mila euro, l’onorario varia dai 3500 minimi di spesa per l’arbitro unico ai 7400 per il collegio; e ancora, nei casi di controversie milionarie fino ai 10 milioni di euro, l’onorario varia dagli 80 mila ai 210 mila euro. Il regolamento della Corte prevede che l’arbitro non possa accettare alcun accordo diretto o indiretto con le parti o i loro difensori, e che debba evitare spese superflue che possano far lievitare immotivatamente i costi della procedura. L’iniziativa e’ stata molto apprezzata dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, che intervenendo alla presentazione della Corte ha parlato di “sfida per l’Avvocatura, grazie ai criteri di trasparenza e imparzialita’ assicurati nella selezione degli arbitri”. “Positivo anche – ha aggiunto Ferri – il rimedio offerto per la revisione del lodo che finora per vari motivi non ha funzionato”. Il Gurdasigilli Andrea Orlando ha inviato il proprio messaggio di saluto ai civilisti, sottolineando che le procedure alternative “rafforzano l’offerta di giustizia” per i cittadini e “rientrano in quelle forme di innovazione di cui il sistema giustizia ha bisogno”. Orlando ha riconosciuto il “prezioso lavoro dell’Unione Camere Civili nel cammino di riforme” intrapreso attraverso i tavoli istituiti presso il ministero.
Roma, 22 maggio 2014