Delibera Giunta UNCC in tema di Geografia Giudiziaria

L’UNCC, pur non escludendo in modo aprioristico l’opportunità di un intervento di razionalizzazione afferente la Geografia Giudiziaria, manifesta la propria contrarietà a tagli indiscriminati, che non tengano conto di specifici indicatori e non siano frutti di sereno confronto con le Rappresentanze dell’Avvocatura.

L’UNCC non concorda con le proposte della Commissione Vietti sul riordino della geografia giudiziaria e auspica una più attenta verifica che, oltre a considerare il dato  degli abitanti residenti in ciascun Distretto, privilegi la considerazione dei carichi di ruolo e ponga in essere meccanismi di revisione delle piante organiche, tali da assicurare una omogenea distribuzione dei giudici togati sul territorio nazionale, con l’assegnazione a ciascuna sede di Corte d’Appello di un numero di Magistrati proporzionale alla domanda di Giustizia, ferma restando la necessità di una riorganizzazione degli Uffici, tesa ad eliminare disarmonie ed irrazionalità.

In particolare, la riduzione numerica delle attuali ventisei Corti d’Appello sembra promanare da mere esigenze di riduzione di spesa senza alcuna garanzia del miglioramento del “prodotto Giustizia” in termini di qualità e tempi.

Nel sottolineare, altresì, l’opportunità di attenta considerazione delle caratteristiche orografiche del territorio servito e delle quantità e qualità dei collegamenti e dei mezzi di trasporto, l’UNCC

si rende disponibile

ad un sereno confronto col Governo, teso alla disamina, con responsabilità e volontà collaborativa, della concreta condizione in cui versano le Sedi Giudiziarie delle quali si ipotizza la soppressione e, sin d’ora,

chiede

che, per ogni risparmio di spesa conseguente, vi siano pari investimenti in termini di risorse umane, sia quanto al personale di Cancelleria che ai Magistrati.

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