Comunicato Uncc
Giustizia: civilisti, dopo esiti Congresso forense Avvocatura scriva regole condivise
Si avvii un tavolo unitario dell’Avvocatura, per “scrivere regole condivise al fine di dare attuazione all’articolo 39 della Legge di riforma dell’ordinamento forense”. E’ l’invito rivolto dall’Unione nazionale Camere Civili a Cnf, Cassa Forense, Oua, Ordini territoriali e Associazioni Forensi maggiormente rappresentative, assicurando come sempre la propria “fattiva collaborazione”. Una decisione assunta dalla Giunta esecutiva dell’Uncc, “dopo gli esiti”, scrivono in una nota il presidente Renzo Menoni e il segretario Laura Jannotta, “del XXXII° Congresso Nazionale Forense ed in particolare delle votazioni sulle proposte per un nuovo Organismo rappresentativo dell’Avvocatura, così come previsto dall’art. 39 della legge di riforma dell’Ordinamento Forense”. Al Congresso, ricordano i civilisti, la presentazione di sei differenti proposte ha “comportato una inevitabile dispersione dei voti, impedendo quindi il raggiungimento del quorum necessario per l’approvazione di uno statuto largamente condiviso. L’Organismo previsto dall’art. 39 della legge di riforma ha natura profondamente diversa da quella pattizia del previgente statuto dell’Oua, trovando la sua fonte in una specifica norma di carattere primario”. Per i civilisti la mancanza di “effettiva rappresentatività del previgente Organismo è stata causa principale dell’inefficienza dell’Organismo stesso e della sua scarsa rilevanza nell’interlocuzione esterna con la politica ed interna con l’Avvocatura”. Una situazione quella attuale, conclude l’Unione Camere Civili, in cui gli avvocati e la Giustizia “richiedono un Organismo in grado di esercitare un ruolo di effettiva e reale rappresentanza di tutta l’Avvocatura, superando le tentazioni di ricercare soluzioni frazionistiche ed autoreferenziali”.
Roma, 3 novembre 2014