(ANSA) – ROMA, 31 MAR – Previsione e potenziamento di misure alternative al processo e anche alla mediazione obbligatoria. Motivazione sintetica a richiesta delle parti e misure di semplificazione delle procedure per ridurre tempi e costi. Competenza degli avvocati in alcune procedure di volontaria giurisdizione. Sono i punti essenziali contenuti in un documento che il Consiglio nazionale forense ha messo a punto nel plenum riunitosi venerdi’ e oggi ha inviato al ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il Cnf rileva che la strada imboccata dal ministro “e’ quella giusta”, perche’ si e’ avviato un confronto con tutti i protagonisti del processo. E sottolinea “ampie convergenze” con l’Anm sulle misure deflattive proposte. Tra gli istituti allo studio, il passaggio di una causa, a richiesta delle parti, dal giudice ordinario a una Camera arbitrale istituita presso gli Ordini forensi, per favorire la conclusione con tempi celeri e costi favorevoli; la negoziazione assistita dagli avvocati, alternativa alla mediazione obbligatoria, col potere del legale di autenticare le firme delle parti e attestarne la volonta’ (di rilievo, l’assegnazione agli avvocati delle materie relative ai procedimenti di separazione personale e divorzio ove non vi siano figli minori: l’accordo officiato dall’avvocato dovra’ poi essere omologato dal giudice, acquisendo cosi’ efficacia di titolo esecutivo e per la trascrizione). Infine, il procedimento preliminare al contenzioso civile, una forma facoltativa di arbitrato agli atti, sempre svolto dalle camere arbitrali degli avvocati, anch’esso alternativo alla mediazione obbligatoria. Il Cnf ribadisce la contrarieta’ alla cosiddetta motivazione su richiesta, “in contrasto con la Costituzione, potendosi piuttosto valorizzare l’istituto della motivazione sintetica, quando richiesta al giudice da tutte le parti costituite in causa”. E alla responsabilita’ solidale dell’avvocato per lite temeraria.
Giustizia: riforma su civile, documento Cnf a Orlando
- by Katiuska