L’Uncc esprime ferma contrarietà alla partecipazione del non professionista, socio di mero capitale, nelle società professionali, prevista dall’art. 41 “ddl concorrenza”, in quanto:
A) non è realmente funzionale ad alcuno degli scopi proclamati o auspicabili :
– non favorisce la concorrenza (che non difetta in un Paese con 250 mila avvocati), perché l’effetto del capitale organizzato, presente nello studio con logiche di mero profitto, in grado di assumere effettiva posizione dominante anche quale committente primario, sarà quello di indurre la concentrazione dei professionisti in pochi, grossi studi, con riduzione in definitiva dell’offerta e aumento dei costi per il cittadino utente……continua a leggere in formato pdf